Viviamo in una società in cui il tempo è padrone delle nostre giornate: ci sentiamo di non avere mai tempo libero per dedicarci ai nostri hobby, alle nostre famiglie, ai nostri amici. Ci sentiamo come se fossi intrappolati in una bolla di impegni che chiude fuori le circostanze di piacere.
Ci sembra che il tempo corra velocissimo per scappare il più lontano possibile da noi. E’ tanto astratto che rende tangibile solo una cosa: del tempo sappiamo soltanto che non tornerà mai indietro.
Contents
Il fatidico qui ed ora.
Penso sia capitato anche a molti tra di voi di sentirsi come se non si riuscisse a vivere a pieno il momento presente, il famoso qui ed ora. Molti, nella nostra società, se lo tatuano pure questo “qui ed ora” anche se, proprio in questo momento storico, non siamo mai stati così lontani dal goderci il presente.
I social media hanno preso la scena e ogni momento va fotografato e condiviso online prima di assaporarlo con gli occhi, se troveremo il tempo di farlo. E poi, appena il momento ci passa sotto il naso, ci buttiamo alla ricerca di nuove avventure che possano soddisfare gli standard dei nostri profili social.
Ma perché, invece di goderci il presente, ci facciamo prendere da mille distrazioni e poi, una volta sul divano di casa, rimpiangiamo di non essere fuori ad interagire con altre persone?

Viviamo con una costante paura di venir tagliati fuori da momenti collettivi solo perché decidiamo di dedicare un po’ di tempo a noi stessi: parliamo di questo argomento in un altro articolo, discutendo del termine che sta spopolando nel web: FOMO.
Perché invece di avere rimpianti, che sappiamo arriveranno di sicuro prima o poi, non concediamo qualche momento alle nostre emozioni di uscire allo scoperto per afferrare il tempo e congelarlo per qualche istante?
Nel tempo ho letto tanti articoli e ho scoperto che è un problema molto comune e tantissimi scrittori e studiosi si sono interessati al passare del tempo; Quindi tranquilli, non siete soli!
Ho consumato prospettive diverse attraverso libri, articoli, podcast, perfino insegnamenti di monaci buddhisti e, dopo un bel po’ di tempo, ho sviluppato alcune semplici tecniche per vivere al meglio possibile il passare del tempo.
Per il grande aiuto che ho trovato nelle parole di altre persone voglio condividere qualche mia pratica con voi, sperando possa essere utile a qualcuno!
Come si affronta la paura dello scorrere del tempo: l’alveare
La strategia più semplice e diretta, nonché quella che uso nei momenti che sembrano più banali, è chiudere gli occhi e concentrarmi su tutto quello che mi circonda. Usando tutti i cinque sensi è come se bloccassi il tempo e lo facessi scorrere, piano piano e poco alla volta, in un alveare piccolissimo situato nella mia mente. Quelli sono i momenti che ricorderete più vividamente..
E sapete perché? Perché vi concederete di essere presenti per voi stessi.
Concentrando tutti i cinque sensi su un momento in particolare, i pensieri si annullano e finirete per sentire solo il battito del vostro cuore.
Provatelo e fatemi sapere se funziona anche con voi!!

La paura del tempo si attenua scrivendo
Qualche anno fa ho comprato il mio primo quaderno, di tre per ora, e da lì è iniziata la mia routine di scrittura serale. Non è niente di impegnativo quindi, anche se non sei una persona particolarmente innamorata della scrittura, continua a leggere. Capirai presto cosa intendo!
So che può sembrare una domanda scontata ma prova a chiedere a te stess* se, secondo te, fai qualcosa di speciale tutti i giorni.
- Se la risposta è sì, prendi un pezzo di carta e scrivi (con una parola o una frase semplice) cosa è successo di speciale per ognuno degli ultimi tre giorni. Sei riuscit* a trovare qualcosa di speciale per ogni giorno? Se sì, complimenti, sei già sulla buona strada per lavorare sul tuo rapporto con il tempo!!!
- Se la risposta, invece, è no o ci hai dovuto pensare per qualche minuto allora passa anche tu al punto successivo!!
Può capitare che alcune giornate sembrino monotone, che abbiamo appena passato le ultime ore ad occuparci dei nostri doveri. Il trucco, durante queste giornate, è svoltarla con una semplice decisione, senza aspettare che qualcosa di fantastico cada dal cielo entrando nelle nostre vite.
Se sono le otto di sera e non è ancora successo niente, prendi in mano la tua giornata e, ad esempio, chiama un* tu* amic*, esci a fare una passeggiata, guarda la luna, prendi un bel libro e concediti qualche ora di lettura, scegli un film con (o senza) il tuo partner, prepara una cena deliziosa.
Tutto questo “solo” per poter dire a te stesso che hai avuto anche tu il tuo momento speciale.
Ti sembra poco??? Hai appena svoltato la tua giornata, datti una pacca sulla spalla e tira fuori il migliore dei tuoi sorrisi. Hai salvato una giornata che poteva andare a perdersi nel cassetto di tutte le altre giornate in bianco e nero.

E dopo? Cosa succede dopo che hai svoltato la tua giornata?
Cosa si fa dopo aver rotto l’incantesimo del tempo e della monotonia? Ecco, ora entra in gioco la scrittura.
Alla fine di ogni giornata è diventato un mio rituale scrivere le tre “cose”, esperienze, persone, ricorrenze che hanno caratterizzato le mie ultime ventiquattro ore.
Proprio la sera, con una giornata lunga alle spalle, mi metto nel letto e apro il mio quaderno. Il processo è molto semplice:
Scrivi la data su una riga. Scrivi le 3 parole del giorno sulla riga sotto. Chiudi il quaderno e riaprilo il giorno dopo. Niente di più semplice ;).
I benefici della scrittura consapevole
Chiamo questa tecnica scrittura consapevole. Penso che il nome parli da sé, ma per essere chiari al 100%: cos’é la scrittura consapevole e quali sono i suoi benefici?
Quando parliamo di scrittura consapevole intendiamo il processo con cui mettiamo nero su bianco, perché è imporante che sia su un pezzo di carta, le “cose” belle e da ricordare che sono successe nelle nostre giornate.
In questo processo ci impegniamo a riconoscere che le nostre giornate hanno effettivamente un senso e ci poniamo al centro delle nostre azioni. Così vi assicuro che inizierete finalmente a sentirvi i protagonisti e non più presenze passive nella vostra stessa vita.
Come diceva Jim Carrey, arriviamo al punto di realizzare che:
“La vita non ci succede, siamo noi che dobbiamo farla accadere.”

I benefici principali della scrittura consapevole sono tre:
- Il beneficio più immediato è riuscire a rendersi conto di tutte le “cose” belle che ci sono nella vita. Sforzandovi di ripescarli nei ricordi della giornata vi farà sentire completi e percepirete la vostra giornata degna di esser stata vissuta. Vi garantisco che così nessuna giornata andrà più persa.
- Scrivendo, concretizzerete le vostre avventure. Il vostro cervello, vedendole scritte su una pagina (non note del cellulare) che avete sotto le mani e potete toccare, realizzerà che avete portato a termine la missione della vostra giornata. Ce l’avete fatta!
- In futuro (il giorno dopo, il mese seguente o a distanza di anni) potrete sempre tornare indietro e, leggendo quel momento particolare scritto tra le pagine del vostro quaderno, vi torneranno alla memoria ricordi meravigliosi!
PROTIP: Comprate un quadernino piccolo, della misura tipica di un taccuino da tasca così potrete portarlo in giro, in vacanza, a casa di amici, in viaggio con voi.
Con affetto,
Gio <3