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Quanto è povero il Madagascar?

08 Settembre 2024, Antsirabe, Madagascar

È strano perché ogni volta che mi trovo a domandarmi quale sia il livello di povertà del Paese che visito rispetto a quelli in cui ho già viaggiato mi prende un senso di colpa doloroso. 

Mi chiedo come posso – io, turista, privilegiata – giudicare lo status quo economico viaggiando con un autista privato, dormendo con un tetto sopra la testa e mangiando più pasti caldi ogni giorno. 

Come posso?

Quello che vedo è ciò che voglio vedere. Scelgo io i luoghi da visitare, quelli per fare le foto migliori, per raccogliere i souvenir più interessanti, per ascoltare le storie più emblematiche del Paese. 

Sono io a pre-selezionare che idea farmi del paese. 

Se scelgo di andare a Nosy Be per due settimane, come posso giudicare che il tasso di povertà lo immaginavo peggio, quando a Nosy Be, ormai, i visi bianchi hanno tappezzato le spiagge?

Quindi ci impegniamo, includiamo i villaggi rurali, paghiamo autisti locali, compriamo da negozi di artigiani del posto, mangiamo quello che mangiano loro. 

Eppure, ancora, anche così, come posso giudicare?

Oggi si sono avvicinati alla macchina tre bambini chiedendo dei biscotti. Avevamo solo cracker di patate, glieli abbiamo lasciati. Uno dei bambini è corso via con il pacchetto intero.

“Ma dovevate condividerlo!!!”, ho pensato.

Quindi gliene abbiamo lasciato un altro, l’ultimo. Anche la seconda bambina è corsa via con il pacchetto stretto tra le mani. 

Non avevamo più niente, l’autista ci ha pregati di non lasciare loro soldi altrimenti i genitori capiranno che possono guadagnare e non li lasceranno più andare a scuola, a giocare con la palla di stracci tra le risaie, a ridere e bearsi della loro ingenuità. 

Non avevamo più niente. Non potevamo più aiutarli. 

Siamo andati via, l’ultimo bambino è rimasto a guardarci finché la macchina non è uscita dalla sua visuale. Poi ha raggiunto gli altri e, un pacchetto alla volta, hanno condiviso i cracker di patate. 

Quindi, come posso – io – spiegare cosa si prova? 

A vivere qui?

A sperare di crescerci e fare fortuna?

Come posso ipotizzare che si stia certamente meglio che in altri luoghi, ancora più dimenticati?

Come?

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