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Il viaggio in treno: Diario di viaggio in Australia

25 SETTEMBRE, 2022

Amo viaggiare in treno.

Amo viaggiare in treno non solo per i paesaggi meravigliosi, tanto quanto le sensazioni che provo e le persone che riesco ad incontrare. Ogni vita è una storia.

Di per sé, chi viaggia in treno è diverso dal viaggiatore medio.

I treni solitamente sono scomodi, puzzolenti, sovraffollati, e con mille problemi e inconvenienti.

Al viaggiatore medio interessa la destinazione: vuole l’aereo e accorciare i tempi. Per anni sono stato così anche io, lo ammetto.

Tuttavia, per i più coraggiosi, il treno è il mezzo perfetto.

In treno si percepiscono davvero le meravigliose differenze culturali tra le diverse etnie, si impara ad apprezzarle ed accoglierle nella propria vita. Non esiste alcuna forma di razzismo e discriminazione. Siamo tutti vite appoggiate ad un treno; é proprio lì, in quelle lunghe ore di viaggio, che l’attesa diventa desiderio.

Dietro di me, 2 ragazzi Nepalesi mangiano, russano e ruttano in continuazione. Scalzi, con i piedi al vento, quasi come un invito a fare lo stesso.

Certo, al viaggiatore medio questo arreca disturbo – al viaggiatore in treno no.

Il viaggiatore in treno sa che ogni cultura ha i propri modi, e li rispetta.

Chi viaggia davvero, viaggia per trovarsi con altre culture, non per portare e imporre la propria cultura sugli altri.

Noi occidentali siamo sempre stati abituati a fare così, dai tempi delle grandi spedizioni.

E in qualche modo il viaggiatore medio Occidentale tenta ancora di imporre la sua cultura sugli altri lamentandosi di tutto ciò di diverso che c’è rispetto a casa sua. Ho visto persone che lanciano occhiatacce maligne a chi si preoccupa semplicemente di vivere la propria vita, a modo loro.

Ora però basta.

Ora dobbiamo imparare che la bellezza dell’essere umano si trova proprio nei divari culturali che persistono da millenni tra le diverse popolazioni.

Ognuno di noi è diverso.

Abbiamo il dovere di comprendere che ogni cultura è diversa, non per questo deve essere classificata come inferiore alla nostra.

Se provate disprezzo per culture diametralmente opposte alla vostra è perché siete stati cresciuti dentro ad una bolla opaca che blocca la vostra visuale sul resto del mondo.

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Siamo in 8 miliardi.

Non ci sei solo tu.

Non c’è solo la tua cultura.

Non c’è solo il tuo modo di pensare.

Viaggiate.

E vedete il mondo.

Comprendete le altre culture.

Rendetele parte di voi.

E sono sicuro che quando arriverete alla fine, capirete che quel viaggio in treno, forse aveva un significato più profondo.

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